ANATOMIA

"dal punto di vista del massaggiatore"



anatomia massaggio

LA PELLE




Anatomia massaggio pelle


  • La pelle, l’organo umano più esteso;
  • Formata da tre strati:l'epidermide, il derma e il sottocute;
  • Sulla superficie, la pelle presenta numerosi peli,(da tenere in considerazione perché durante il massaggio si può incorrere nella follicolite.)
  • Il colore della pelle dipende principalmente dalla melanina, la quale, più è concentrata e più ne conferirà una colorazione scura.
  • La mobilità è molto elevata per permettere i movimenti muscolari e la formazione di pliche.
  • Ha uno spessore medio di 1,5mm
  • Ogni individuo perde circa 6 etti e mezzo di pelle nell'arco di un anno, significa che ogni essere umano muta la propria pelle circa 1000 volte nel corso della propria vita.



A cosa serve la pelle?

  1. Agisce come barriera fra il mondo esterno e l'interno del corpo.
  2. Rileva variazioni termiche,attraverso numerose terminazioni nervose.
  3. Controlla l’evaporazione dei liquidi,regola la sudorazione.
  4. Regola la temperatura corporea.
  5. Assorbe piccole quantità di ossigeno, azoto e anidride carbonica.
  6. Agisce come riserva di acqua e grassi.


Cosa controllare prima del massaggio?

  • Tagli, escoriazioni e lividi.
  • Dermatiti o dermatosi.
  • Malattie contagiose della pelle
  • come(tigna,scabbia,l'herpes,l'impetigine).
  • Eczema o psoriasi.
  • Follicolite.Come agisce il massaggio sulla pelle e cosa dire ai vostri clienti?
  • Aiuta a fare assorbire meglio le sostanze nutritive al fine di esaltare la naturale elasticità.
  • Previene l’invecchiamento dei tessuti.




Effetti positivi del massaggio sulla pelle

  • Libera istamina, migliorando l’elasticità e la traspirazione.
  • Aumenta le funzioni ghiandolari,aumentando il nutrimento delle cellule.
  • Elimina le sostanze di scarto accumulate nella pelle.
  • Aumento della desquamazione,togliendo le cellule morte.ConclusioniOgni tipo di massaggio ha effetti sulla pelle ed è l’organo con cui ha il primo contatto il massaggiatore.


Un buon massaggiatore riesce a capire molte problematiche isolando questo organo.

La temperatura,il colore,l'eccessiva sudorazione e le variazioni di questi fattori tra un’area e l’altra, ci dicono se si può intervenire o come intervenire per migliorare lo stato della pelle.


I MUSCOLI



Anatomia massaggio muscoli

Il tessuto muscolare è costituito essenzialmente di cellule specializzate nella contrazione.

Tutte le nostre interazioni dinamiche con l'ambiente coinvolgono il tessuto muscolare.

Nel corpo umano esistono più di 700 muscoli.

Quelli scheletrici,si attaccano alle ossa e sono più di 320.

Per avere un buon approccio nell'arte del massaggio si deve almeno conoscere i 150 muscoli più importanti.

Il sistema muscolare è costituito da circa 6 triliardi di fibre, ognuna di queste è più sottile di un capello umano, ma può sostenere un peso pari a più di 1000 volte il proprio.


Nelle estremità di ogni muscolo è presente un tendine che lo collega ad un osso , ogni muscolo ha un origine e un'inserzione.

L'origine è collegata all'osso più stazionario, l’ inserzione a quello più mobile.


Ci sono tre caratteristiche che contraddistinguono i muscoli dagli altri tessuti:

  1. Hanno una struttura fibrosa, ruvida.
  2. Le direzioni delle fibre variano da un muscolo a un altro.
  3. Possono assumere uno stato di contrazione o rilassamento.


Tra i vari muscoli vi è un'interazione che può essere definita come:

  1. Agonisti, che contraendosi eseguono un'azione.
  2. Sinergici, che aiutano i muscoli agonisti a compiere un'azione.
  3. Antagonisti, eseguono un'azione opposta all’agonista sulla stessa articolazione.






A cosa servono i muscoli?

  • Determinano il movimento dello scheletro attraverso la contrazione.
  • Mantengono la postura e la posizione del corpo.
  • Sostengono i tessuti molli, come ad esempio la parete dell'addome e il pavimento pelvico che sostiene i visceri.
  • Circondano gli orifizi interni ed esterni, forniscono un controllo volontario su deglutizione, defecazione, minzione.
  • Mantengono la temperatura corporea: la contrazione muscolare comporta un consumo energetico e parte dell'energia viene convertita in calore, la perdita dovuta alla contrazione muscolare è necessaria per mantenere la temperatura nei valori fisiologici.



Cosa controllare durante il massaggio?

Durante il massaggio dobbiamo controllare:

  • L'ipotonia muscolare , la riduzione del tono muscolare,cioè una mancanza di contrazione fisiologica dei muscoli.


  • Ipertonia muscolare, l'aumento eccessivo del tono muscolare, cioè una tensione spasmodica del tessuto.


  • Contrattura, una condizione di contrazione involontaria del muscolo o di determinate fibre che molte volte creano una condizione di dolore, al tatto si possono sentire degli addensamenti di un gruppo di fibre che risultano contratte rispetto ad altre.


  • Trigger Point:nel muscolo si possono trovare dei noduli di fibre muscolari che possono provocare dolore sia nella zona trattata che in altre aree del corpo.Comunemente i trigger Point hanno origine nel ventre muscolare e possono riferire dolore anche molto distante dal punto compresso.


  • Tender point: sono molto simili ai Trigger Point ma si differenziano per il fatto che non provocano dolore in altre aree del corpo, ma solo nella zona dove vengono compressi.


  • Squilibri muscolari e asimmetrie, causate da un deficit di forza tra agonisti e antagonisti,da eccessivo carico asimmetrico di determinati sport e da patologie come le scoliosi.



Come agisce il massaggio sui muscoli?

Come ogni altro apparato del corpo,il sistema muscolare è molto complesso.

I muscoli interagiscono in ogni movimento tra di loro, ma anche con tantissime altre strutture come tendini,legamenti, ossa,nervi e fascia.


La retrazione o contrazione di un muscolo o di una parte delle sue fibre,può determinare innumerevoli tipi di problemi sia a livello posturale che mialgico.

Il collegamento tra i vari muscoli di una determinata zona del corpo, forma delle catene muscolari( catena cinetica muscolare).


Ogni muscolo che interagisce sinergicamente con un altro ha bisogno del giusto grado di mobilità e di allungamento per poter affrontare un ottimale grado di contrazione durante il movimento articolare.





Attraverso il massaggio si può:

  • Riportare ad uno stadio fisiologico la persona,correggendo la retrazione che il muscolo può aver subito per colpa di innumerevoli Fattori.


  • Ridurre lo schiacciamento neurologico di alcuni nervi o plessi nervosi che provocano dolori sia acuti che cronici,come nel caso del plesso brachiale con conseguente dolore agli arti superiori o lo schiacciamento dello sciatico, da parte del piriforme con dolori diffusi agli arti inferiori.


  • Molti studi hanno dimostrato che i trattamenti estetici e olistici che intervengono coinvolgendo il tessuto muscolare, creano nell'individuo uno stato di benessere sia fisico che psicosomatico.


  • Un altro tipo di trattamento che lavora prettamente sulla muscolatura è il massaggio sportivo,molteplici tecniche di manipolazione muscolare in questo settore,hanno avuto ottimi riscontri sul recupero funzionale e prestazionale di qualunque atleta.


Conclusioni

Che tu sia un terapista, un'estetista, un massaggiatore olistico o sportivo che pratica il massaggio,dovrai comunque avere una buona formazione di questo apparato, visto l'influenza che i muscoli hanno su ogni forma di trattamento manuale.


Attraverso lo studio dei testi e con i vari corsi proposti “Da Ateneo massaggio” riuscirai a familiarizzare con queste strutture indispensabili per l'evolversi del tuo lavoro.





I TENDINI






Anatomia massaggio tendini

I tendini sono la parte finale di ogni muscolo, sia a livello dell'origine che dell'inserzione, dove si attaccano al periostio( parte esterna dell'osso).

Hanno forma e dimensioni molto diverse, alcuni sono corti e larghi e altri lunghi e sottili.

Giocano un ruolo importante nel movimento articolare, visto che le sue fibre di collagene penetrando nella matrice ossea, creano un attacco robusto per aumentare la resistenza ai carichi di tensione.

Tra le varie classificazioni, esistono degli ampi tendini piatti che vengono definiti aponeurosi( ad esempio la galea aponeurotica che ricopre una grande parte del cranio).

Cosa controllare durante il massaggio?

  • Considerate se è presente dolore a livello tendineo.


  • Queste strutture anche se molto robuste, presentano molti rischi di lesione, visto il carico funzionale che devono sopportare, la bassa vascolarizzazione e la funzione di diminuzione degli stress articolari.


  • Considerate se la persona pratica degli sport o dei lavori che vanno a stressare i tendini, visto che continui microtraumi di queste strutture, creano la maggior parte delle lesioni patologiche dei tendini.


  • Considerate l'età del cliente visto che il tendine subisce una diminuzione della vascolarizzazione, dell'elasticità e della robustezza superati i 30 anni di vita.


Come agisce il massaggio sui tendini?

  • Aumenta la vascolarizzazione e ossigenazione a livello preinserzionale, velocizzando la riparazione cellulare delle fibre tendinee.


  • Diminuisce lo stato di ipertrofia tendinea, abbassando il rischio di lesioni.


  • Aumenta lo stato di elasticità,grazie al miglioramento della sopportazione dei tendini, alle sollecitazione e ai traumi del lavoro che svolge.


Conclusioni

Anche se dobbiamo considerare i tendini, come parte integrante del muscolo, non dobbiamo dimenticarci dei fattori per cui si differiscono.

I tendini vanno trattati sia congiuntamente ai muscoli che separatamente con tecniche di frizione, compressione, rilascio e mobilizzazione.

La maggior parte delle problematiche legate a queste strutture, comportano gravi conseguenze nello stato di salute dell'individuo.




LA FASCIA




Anatomia massaggio fascia

La fascia è costituita da tessuto connettivo denso, presente in tutto il corpo; è il tessuto più diffuso nell'organismo.

Questo tessuto ricopre tutte le strutture,non a caso il termine fascia in latino significa benda o bendaggio.

La fascia viene classificata con una nomenclatura diversa in base alla zona in cui si trova:

  • Attorno al cervello e al midollo spinale è costituita dalle meningi.
  • Attorno alle ossa è costituita dal periostio.
  • Attorno al cuore è costituita dal pericardio.
  • Nella cavità addominale è costituita dal peritoneo.
  • A coprire l'intero organismo, appena al di sotto della cute, circonda e racchiude i imuscoli.
  • Oltre ai muscoli e ai tendini la fascia è una delle strutture più importanti che può essere modificata attraverso il massaggio.


A cosa serve la fascia?

  • Ha il compito di mantenere legate assieme le strutture del corpo.


  • Contiene i muscoli, obbligandoli in certi casi a restare vicini; in altri casi li tiene distanti.


  • Aiuta a prevenire la diffusione delle infezioni, contenendo e canalizzando i fluidi corporei.


  • Mantiene i vasi del sistema circolatorio, linfatico e le ramificazioni del sistema nervoso in sede durante la contrazione muscolare e il movimento dell'organismo.


  • Attraverso i fibroblasti contenuti nella fascia, permette la rigenerazione di nuovo tessuto connettivo, atto a ispessire la struttura.







Cosa controllare durante il massaggio?

Prima di tutto bisogna riuscire a distinguere con la palpazione ,le fibre della fascia da quelle di muscoli e cute.



PRIMO METODO”

  1. Appoggiate una mano su qualsiasi ampia zona cutanea.
  2. Fermatevi qualche secondo a percepire la cute.
  3. Premete leggermente con la mano per sentire lo strato della fascia superficiale.
  4. Affondate la mano in maniera più decisa, muovetela avanti e indietro senza staccarla dalla pelle per percepire lo strato superficiale della fascia che riveste i muscoli.


SECONDO METODO”

  1. Sollevate la cute prendendo una plica di pelle prima sulla mano, sul ginocchio e sull'avambraccio. Notate la differenza di elasticità nelle varie parti del corpo.
  2. Con un pennarello disegnate una x al centro dell'avambraccio dove si trovano i muscoli estensori.
  3. Spostatevi di 5 cm dalla x in varie direzioni e provate a trazionare la pelle verso l'esterno.
  4. Spostatevi di altri 5 o 10 cm dalla x e ripetete la trazione.
  5. Notate come la fascia, (dove è presente la x),reagisca in maniera diversa in base ai punti in cui viene generata la forza di tensione.
  6. Osservate anche l'ubiquità della fascia, controllando il movimento della x ad ogni spostamento della manovra eseguita.
  7. Controllate nella fascia se ci sono formazioni di aderenze nel tessuto, tra le strutture che dovrebbero rimanere libere.
  8. Controllate la densità del tessuto, visto il continuo e progressivo irrigidimento che avviene in questa struttura con il trascorre del tempo.



Come agisce il massaggio Sulla fascia?

Muscoli e fascia fanno parte della stessa struttura.

Visto la relazione tra i due tessuti e la impossibilità di trattare le parti separatamente,il massaggio sulla fascia agisce in maniera similare a come agisce sul tessuto muscolare.








Attraverso il massaggio si può:

  • Riportare uno stadio fisiologico della fascia,correggendo la retrazione provocata da innumerevoli fattori come traumi e invecchiamento.


  • Migliorare la circolazione, ossigenare i tessuti,riabilitare il corpo nella totalità vista la presenza della fascia in quasi tutto l'organismo.


  • Essendo la fascia parte integrante del muscolo,il massaggio, riduce lo schiacciamento dei plessi nervosi che possono generare dolore, acuto o cronico.



Ci sono innumerevoli tecniche per migliorare lo stato della fascia, visto l'importanza che questa struttura esercita sulla salute strutturale dell'individuo:

  1. La frizione (a mano ferma)
  2. Skin Rolling o pince’ roule( scollamento muscolare)
  3. Rilasciamento miofasciale(allungamento passivo delle fasce praticato dal massaggiatore)
  4. Terapia neuromuscolare( trattamento che prevede solo l'uso dei pollici)
  5. Massaggio connettivale( tecnica sviluppata da Elisabeth Dicke)



Conclusioni

Il lavoro sulla fascia è indispensabile per ogni massaggiatore, ci vogliono anni di esperienza e sensibilizzazione delle mani per uscire ad agire su questa struttura in maniera concreta ed efficace.


  • Provate a infilare nella vostra mano un guanto di lattice e sopra uno di lana.
  • All'inizio con l'altra mano percepite il guanto di lana, la morbidezza ed il tessuto.
  • Dopo qualche istante pinzate i due guanti, cercando di portare consapevolezza, sulla percezione del guanto di lattice.
  • Successivamente pinzate i guanti e la plica di pelle assieme.



Riuscite a percepire la cute rispetto agli altri 2 tessuti?

Bene….. siete pronti a sperimentare, le tecniche del massaggio Sulla fascia dei vostri clienti.




IL TESSUTO OSSEO






Anatomia massaggio ossa

Hai mai pensato che differenza c'è tra il tuo migliore amico è una lumaca?

Beh te lo dico io;

la presenza di un tessuto di sostegno e di protezione chiamato scheletro.

A meno che tu non voglia praticare i tuoi massaggi a questi piccoli animali, devi conoscere tutte le ossa che fanno parte dello scheletro umano.


È corretto dire che il lavoro del massaggio viene praticato in rarissimi casi sul tessuto osseo, ma risulta molto importante la sua conoscenza visto che è la sede di inserzione della maggior parte dei muscoli e la sua interazione, attraverso le articolazioni, permette il movimento umano.


Lo scheletro umano di un adulto è costituito mediamente da 206 ossa suddivise in base alla loro forma con più di 350 articolazioni.

Lo scheletro rappresenta circa il 20% del peso corporeo.

A cosa servono le ossa?

  • Forniscono il supporto strutturale all'intero corpo, oltre a costituire l'impalcatura che sostiene i tessuti molli e gli organi.
  • Sono un deposito di minerali e lipidi,come i sali di calcio e fosforo.
  • Producono cellule del sangue, globuli rossi e globuli bianchi.
  • Proteggono i tessuti organici delicati:
  • Sono circondati dallo scheletro ad esempio, il cuore i polmoni ,protetti della gabbia toracica.



Cosa controllare durante il massaggio?

Anche se per regola le strutture ossee non vengono massaggiate,esse sono molto importanti perché sede dell'attacco dei tendini e creano un sistema di leve che modificano l'ampiezza e la direzione delle forze generate dai muscoli scheletrici.


Per prima cosa il massaggiatore deve accertarsi che non ci siano stati traumi recenti, che possano aver provocato fratture o microfratture.


Per qualsiasi dubbio che riguardi la presenza di frattura, si deve rimandare il trattamento dopo aver fatto una visita specialistica ed un eventuale esame strumentale.


Durante il massaggio bisogna conoscere le patologie degenerative principali che interessano il tessuto osseo, visto che naturalmente le ossa dello scheletro

diventano più sottili e più fragili durante il processo di invecchiamento.


Lo scheletro della donna, perde circa il 8% della massa ogni 10 anni di vita dai 40 anni in poi.

Quello dell'uomo, circa il 3% ogni 10 anni.

Se la riduzione della massa ossea compromette le normali funzioni dello scheletro, la condizione viene definita osteoporosi, le ossa diventano più fragili è più soggette a fratture.

L’osteoporosi è provocata da una diminuzione degli ormoni sessuali che avviene soprattutto durante la menopausa.


Un'altro aspetto che dobbiamo tenere in considerazione è lo stato di artrosi dell'individuo che tratteremo, l'artrosi non può essere considerata una patologia ma solo un processo fisiologico degenerativo dello scheletro dell'essere umano.


Considerando queste patologie dobbiamo seguire delle regole ben precise nel massaggio:

Abbassare notevolmente la pressione sui tessuti, conseguentemente all'aumento dell'età della persona.

Per qualunque dubbio sullo stato del tessuto osseo, mandare la persona da un medico.





Come agisce il massaggio Sullo scheletro?

Nel paragrafo precedente abbiamo asserito che il tessuto osseo non va massaggiato, ma questo non significa che non ci sia un'alterazione dell’osso durante il massaggio delle strutture adiacenti, come muscoli e tendini.


Durante la mia esperienza ho studiato per molto tempo le manipolazioni sulle strutture ossee.

Sinceramente non ho avuto risultati molto positivi,considerando che la struttura ossea viene trazionata, dalla contrazione muscolare, tendinea e dal grado di tensione della fascia.


Attraverso il lavoro in sala come la ginnastica posturale, lo yoga,la preparazione atletica e il rilassamento dei tessuti molli attraverso il massaggio,ho notato dei cambiamenti non indifferenti sul riposizionamento di molte strutture ossee.






CONCLUSIONI

Ricordatevi che il massaggio eseguito correttamente, abbinato all'attività motoria diventa una strategia efficace.

Andando a trattare anche pochi tessuti, la risposta è estremamente potente.


Dopo qualche periodo vedrete dei cambiamenti Sulla struttura scheletrica:

  • le curvature lordotiche e cifotiche della colonna vertebrale, si avvicineranno sempre di più alla loro fisiologicità.


  • La cassa toracica avrai la possibilità di avere un espansione maggiore, grazie al lavoro sul diaframma e sui muscoli accessori della respirazione.


  • L'allineamento posturale di tutto il corpo avrà un miglioramento sui vari piani dello spazio, evitando sovraccarichi e disomogeneità di carico sulle strutture.


  • Ogni articolazione diventerà più mobile, grazie al rilascio e alla riacquisizione di elasticità dei tendini,oltre a rilascio di liquido sinoviale adatto alla lubrificazione dell'articolazione.





I LEGAMENTI





Anatomia massaggio legamenti


Come i tendini, i legamenti sono costituiti da tessuto connettivo denso,sono strutture molto robuste e resistenti.

Essi collegano le ossa tra loro e hanno il compito di rinforzare e stabilizzare le articolazioni.


A differenza dei tendini i legamenti rimangono sempre tesi indipendentemente dai movimenti e dalle contrazioni dei muscoli.

Per molti anatomisti i legamenti non sono altro che un ispessimento della capsula articolare.


Durante il massaggio, vi troverete molte volte a sentire queste strutture, abbastanza facili da reperire, visto che al tatto rimangono tese e della stessa lunghezza sia che la muscolatura adiacente, sia in contrazione o in fase di rilassamento.




I NERVI





Anatomia massaggio nervi



Il sistema nervoso è diviso in due parti:

Sistema nervoso centrale( cervello e midollo spinale).


Sistema nervoso periferico (l'insieme dei gangli nervosi e dei nervi che si possono individuare all'esterno dell'encefalo e del midollo spinale).

Quest'ultimo a sua volta si può dividere in:

Sistema sensoriale e sistema motorio.

Alcuni nervi si riuniscono formando dei plessi e prendono il nome in base alle regioni che innervano.


ad esempio:

  • plesso cervicale
  • plesso brachiale
  • plesso lombare
  • plesso sacrale



I nervi hanno una forma cilindrica, sono mobili e generano dolore alla pressione.

Durante il massaggio è possibile comprimere un innervazione anche se queste tecniche sono sconsigliate, visto il dolore che avverte la persona durante il trattamento sul nervo.


Nonostante questo, non significa che un massaggiatore non deve conoscere almeno i principali plessi nervosi e i nervi più importanti, visto le innumerevoli patologie che la compressione di queste strutture da parte dei muscoli e della fascia possono generare.


Un esempio di nervo da conoscere è il nervo sciatico:

E’ il nervo più grande del corpo raggiunge fino ai 2 cm di spessore, è formato dei nervi spinali delle vertebre comprese tra la quarta lombare e la terza sacrale.

Lo sciatico può essere compresso o intrappolato dal muscolo piriforme.

Un lavoro di rilassamento, di allungamento, di compressione e rilascio su questo muscolo può ridurre il dolore sulla zona lombare, glutea, ed esterna di un arto Inferiore, fino al piede.


Un altro muscolo da tenere in considerazione collegato ad un plesso molto importante( plesso brachiale) è il piccolo pettorale, questo muscolo se contratto comprime varie strutture come arteria ascellare, la vena ascellare e parte dei nervi che scendono verso gli arti superiori.




CONCLUSIONI


Come massaggiatori non vi verrà chiesto di conoscere tutta la complessità del sistema nervoso,ma è importante capire che alla base della contrazione muscolare e del dolore vi è una percezione, interpretazione e risposta da parte di questo sistema.



Molte manovre proposte nei corsi di ateneo massaggio” andranno a influenzare il sistema nervoso che assieme agli altri apparati, regolano in maniera ottimale le funzioni dell'intero organismo.